Due anni fa, il 6 febbraio 2023, la Turchia centro-meridionale e la Siria settentrionale furono sconvolte da due devastanti scosse di terremoto (magnitudo 7,7 e 7,6). Uno dei più forti eventi sismici degli ultimi decenni causò, in un’area estesa come il nord Italia, atroci danni umani e materiali: circa 57mila morti (oltre 50mila in Turchia, 6mila in Siria), più di 122mila feriti, quasi 4,5 milioni di sfollati e quasi 18 milioni di persone interessate dagli effetti delle scosse, oltre 300mila edifici lesionati. “Gli effetti umanitari della tragedia – riferisce una nota di Caritas Ambrosiana – rimangono ancor oggi pesanti, e in Siria si sommano a quelli ancor più rilevanti causati dalla guerra civile cominciata nel 2011 e sfociata, a fine 2024, nella caduta del regime degli Assad e nel conseguente, radicale mutamento dello scenario militare, politico e istituzionale”. Caritas Ambrosiana, coordinandosi con Caritas Italiana e con il network internazionale Caritas, ha erogato sinora 659mila euro per interventi e progetti nei due Paesi (360mila in Turchia e 299mila in Siria), e ha deciso di stanziare per azioni da realizzare nel 2025 altri 531mila euro (150mila per la Turchia, 381mila per la Siria). “L’intensificazione degli aiuti è testimonianza dell’intenzione, tipica della rete Caritas in scenari di grave crisi umanitaria, di non concentrare gli interventi nelle sole fasi di emergenza acuta, ma di puntare su programmi di accompagnamento, ricostruzione e sviluppo di lunga durata”. “Per questo motivo, anche nel 2025 Caritas continuerà a fornire aiuti d’emergenza (sussidi economici, beni alimentari, materiali per l’igiene, cure mediche, assistenza psicologica, energia elettrica), ai tantissimi che ancora vivono in tende o container approssimativi. Ma sempre più rilevante sarà l’impegno riservato a programmi rivolti al futuro: per la riabilitazione di edifici, il lavoro e il supporto a microimprese, l’istruzione, l’educazione alla pace e alla convivenza”.
In Turchia, ad esempio, si punterà a migliorare le condizioni abitative e di vita di migliaia di famiglie negli insediamenti temporanei tuttora esistenti; in Siria, Caritas Ambrosiana nel 2025 sosterrà in particolare programmi per risposte emergenziale, formazione e ricostruzione.