“Di fronte a guerre e violenza, alla rottura di ogni armonia, questo Festival vuole essere un coro che in diverse tonalità dia voce alla ricchezza della vita del Vangelo espressa nella varietà delle tradizioni cristiane e culture. Un canto all’unisono che apra alla speranza”. Con queste parole viene presentato oggi in un comunicato il “Festival musicale in chiave ecumenica” che si terrà a Roma sabato 8 febbraio alle 17, presso la Sala Solferino (Via Bernardino Ramazzini, 31). “Sulla scia della Settimana per l’unità dei cristiani”, si legge nella presentazione dell’evento, hanno aderito “musicisti di varie nazionalità e confessioni”. Il programma infatti prevede le esibizioni di Lisa Daniele, soprano (pentecostale), che intonerà il Padre nostro in ebraico e di Daniel Luzinschi, rumeno cattolico, che presenterà un canto gregoriano. Si esibiranno anche i cori “Non Soul’o Gospel” e “Heart Gospel”, con evangelici e cattolici di varie nazionalità mentre Valeria De Carolis, del Movimento dei Focolari, cattolica, presenterà un contributo con flauto traverso e Rosario Girasole, evangelico, “The prayer”. Saranno presenti e doneranno un loro contributo anche Lu Shaoxian, tenore cinese, evangelico, e Du Hai Xiu, soprano cinese, evangelica. Si esibiranno con un pezzo pop rock i “Settanta volte Sette” del Rinnovamento nello Spirito e il Coro Elogio, bambini con Joana Deliu, rumena ortodossa. L’evento, patrocinato da Anmcri (Croce Rossa), è promosso dalla Associazione “Noi siamo opportunità – Aps, impegnata anche in campo interculturale e ecumenico.