“Questa giovane figlia d’Israele non sceglie di proteggersi dal mondo, non teme i pericoli e i giudizi altrui, ma va incontro agli altri”. Così il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, di cui ha omesso la lettura a causa del forte raffreddore, sintetizza l’episodio della visitazione. ”Quando ci si sente amati, si sperimenta una forza che mette in circolo l’amore”, spiega Francesco nel testo della catechesi, letto da don Pierluigi Giroli: “Maria avverte la spinta dell’amore e va ad aiutare una donna che è sua parente, ma è anche un’anziana che accoglie, dopo lunga attesa, una gravidanza insperata, faticosa da affrontare alla sua età”. “Ma la Vergine va da Elisabetta anche per condividere la fede nel Dio dell’impossibile e la speranza nel compimento delle sue promesse”, sottolinea il Papa: “L’incontro tra le due donne produce un impatto sorprendente: la voce della piena di grazia che saluta Elisabetta provoca la profezia nel bambino che l’anziana porta in grembo e suscita in lei una duplice benedizione: ‘Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!’. E anche una beatitudine: ‘Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto’”.