Epifania: mons. Savino (Cassano allo Ionio), i Magi insegnano “che ogni cammino di ricerca della verità non è mai sottrazione alla vita”

“Quella dei Magi è una delle rappresentazioni più ‘dinamiche’ del Nuovo Testamento. Non conosciamo nulla della loro vita, se non questo partire, andare, giungere, incamminarsi, tornare e proprio per questo li sentiamo così vicini a noi, che siamo quotidianamente ‘in corsa’, in movimento”. Lo ha detto ieri nell’omelia per la festività dell’Epifania il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino spiegando che i Magi attraverso il loro pellegrinaggio, “faticoso e inquietante”, giunsero dinanzi a un “bambino con Maria sua Madre” dinanzi al quale “si prostrarono, adorandolo. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”. I Magi – ha detto ancora il presule – “ci insegnano che ogni cammino di ricerca della verità non è mai sottrazione alla vita anzi è sempre un arricchimento: tornano a casa loro, al loro mondo, alla loro rete di relazioni, di amicizie dove porteranno la ricchezza, la bellezza di quell’incontro diventato, per loro stessi, avvenimento decisivo, cambiamento reale del loro sguardo sulla vita”. Per mons. Savino “la ricerca della verità di Dio non è un impresa facile! È necessario rimanere desti, ‘vigilare’, discernere il proprio cuore e tutto ciò che si manifesta al di fuori di se stessi, è necessario mettersi in cammino. Lasciamoci in questa solennità interrogare responsabilmente dal cammino dei Magi, facendo della nostra vita una sintesi meravigliosa tra le ragioni del cielo e le ragioni della terra”.

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