“Condoglianze, dolore e sdegno sono ormai davvero espressioni di circostanza prive di valore anche se doverose. Di fronte ad una ennesima strage degli innocenti a Calenzano incalza una domanda: che Paese è questo dove si esce di casa per andare a lavorare e non si fa più rientro? O se va meglio si finisce in ospedale o si resta invalidi?”. Così la presidenza regionale Mcl della Toscana in una dichiarazione in merito all’esplosione in un deposito Eni a Calenzano. “La Magistratura e i tecnici diranno, si spera in tempi un po’ più brevi di quelli che si stanno impiegando per la strage di via Mariti a Firenze, quali sono le responsabilità. Ma come accade troppo spesso, si tratti della Magistratura, della Prevenzione delle Asl e di tutti gli altri enti incaricati della sicurezza nei luoghi di lavoro, più – per la loro parte – Governo, Parlamento e Regione, si interviene quando già si contano morti e feriti”.