Il beato Carlo Acutis diverrà santo il 27 aprile 2025 e il popolo del Rinnovamento nello Spirito, convenuto a Rimini per la 48ª Conferenza nazionale Animatori ha avuto la gioia di ascoltare la testimonianza, nella seconda giornata dell’evento, di sua madre, Antonia Salzano. “Siete gli apostoli del terzo millennio – ha affermato –, rincuora vedere questa grande realtà. Con Carlo abbiamo conosciuto il mondo del Rinnovamento e lui lo apprezzava, per l’aiuto che date a tante persone in un mondo pieno di oscurità, minato dai pericoli come la pornografia, l’alcol, la droga, dove gli adolescenti sono i più vulnerabili”, ha affermato di fronte ad una platea in totale ascolto. E ancora: “La forza di Dio è sempre con noi, siamo tutti mistici perché battezzati e, avendo ricevuto la Santissima Trinità, abbiamo Dio in noi: il problema è non riuscire ad essere sempre testimoni del Cristo Risorto. Carlo diceva che «bisogna fare tutto in Gesù, con Gesù e per Gesù», attraverso la preghiera e le invocazioni, nutrendoci del pane della vita per custodire l’unione con Dio. La comunione infatti ci trasfigura, Gesù ci cambia e ci dona i suoi sentimenti, per amare sempre più Dio e il prossimo, dilatando il cuore”. Quindi, il rimando a ciò che più ha contraddistinto l’esistenza terrena del giovane Acutis verso la santità: “L’Eucaristia è la grande rivoluzione – ha aggiunto Salzano –, quando si comincia ad avere una vita eucaristica il demonio si spaventa, non c’è cosa più potente della vita di Dio in mezzo a noi e dobbiamo diventare anime eucaristiche. Nell’Eucaristia c’è la divinità di Gesù, ecco perché mio figlio la definiva ‘autostrada per il Cielo’: è l’Eucaristia che ha fatto santo Carlo, e lui ne era innamorato”. Un riferimento, poi, ai miracoli eucaristici nel mondo e all’impegno del futuro santo nel volontariato e nella solidarietà al prossimo, “vissuta comunque nella normalità del quotidiano, come ogni adolescente”. Prima di lasciare il Palacongressi, il pensiero è andato ai ragazzi e alle ragazze presenti: “Se apriamo il cuore a Cristo diventiamo tutti straordinari. Voi giovani dovete essere la luce del mondo e il sale della terra, ciascuno di noi può farsi santo in questa battaglia che è la vita, dove anche la tecnologia può rappresentare una via di perdizione. Coltivate le virtù, prima di tutto la carità, allontanatevi dai peccati veniali e dalla mediocrità. La santità con cui dobbiamo infiammare il mondo – ha concluso tra gli applausi, affiancata dal presidente del RnS, Giuseppe Contaldo – dipende dalla volontà, non dal fervore, e questo tempo che ci viene dato va massimizzato e non sciupato, come ripeteva Carlo. Fidiamoci dell’opera di Dio, che può compiere cose meravigliose. Dobbiamo essere tabernacoli viventi e crescere nell’amore per i sacramenti dove c’è pienezza vera, in comunione con Cristo”. Un mandato da compiere, sull’esempio di Carlo Acutis, con “generosità, obbedienza, docilità ed essenzialità”.