Sindone: Ciss, lo studio digitale ripropone tesi già note e superate

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Il documento “Image formation on the Holy Shroud – A digital 3D approach” di Cicero Moraes “non aggiunge elementi di novità” alle conoscenze sull’origine dell’immagine sindonica. A sostenerlo è il Centro internazionale di studi sulla Sindone (Ciss), che ha pubblicato una nota tecnica in cui analizza metodologia, simulazioni e conclusioni dello studio. L’autore ha elaborato modelli tridimensionali e simulazioni digitali per sostenere che l’immagine si sia formata su un bassorilievo. Tuttavia, già i primi studi di Vignon e Delage nel 1902 avevano descritto la proiezione ortogonale come caratteristica della Sindone, e successive indagini – a partire dal gruppo STuRP (1978) – hanno escluso l’ipotesi della formazione per contatto con statua, bassorilievo o calore. Secondo il Ciss, il software usato e l’impostazione del modello – privo di appoggio fisico – non riflettono condizioni reali. “Modelli digitali possono contribuire alla riflessione – si legge -, ma non sostituiscono l’analisi fisico-chimica diretta, finora incompatibile con le ipotesi di origine pittorica o da contatto”.

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