Della torta composta dal volume prodotto dal settore turistico su scala mondiale, nell’Ue è atterrato il 25,9% delle risorse del 2023: per il 15,2% si è trattato di turismo internazionale tra Paesi dell’Ue, il 10,7% invece è stato portato da turismo extra-Ue. Si tratta di una percentuale che corrisponde al 1,5% circa del Pil europeo. L’America settentrionale ha rappresentato il 22,1% degli arrivi turistici internazionali dell’Ue, di cui il 18,4% proveniente dagli Stati Uniti. L’Asia ha rappresentato poco meno di un sesto (15,3%) degli arrivi turistici internazionali dell’Ue, con il 2,8% del totale proveniente da Cina o Hong Kong. Spagna, Francia, Italia, Germania, Portogallo, Austria, Grecia, Paesi Bassi, Croazia e Polonia sono tra i 18 Paesi del mondo che hanno registrato almeno l’1% delle entrate mondiali dal turismo internazionale. Svettano in cima alla classifica gli Stati Uniti – con un volume pari al 12,3% del volume globale – seguiti di misura dal Regno Unito, al secondo posto con un volume pari al 4,8% del totale. Si tratta di dati che oggi l’Ufficio europeo di Statistica Eurostat ha rilanciato e che sono ricavati incrociando le statistiche europee con i dati internazionali “per fornire un quadro chiaro della posizione dell’Ue sulla scena mondiale”, spiega la nota dell’Ufficio che ha sede a Lussemburgo.