Cile: El Teniente, sei morti intrappolati nella più grande miniera di rame del mondo. Il vescovo di Rancagua celebra una messa di suffragio per le vittime

Sono sei i minatori morti dopo essere stati intrappolati per il crollo di alcune parti della miniera El Teniente, situata nelle Ande cilene, nella Regione di O’Higgins, una cinquantina di chilometri a sud di Santiago. Si tratta della più grande miniera sotterranea del mondo, gestita dalla società Codelco. “Con profondo dolore”, la diocesi di Rancagua, in una nota, si è unita al cordoglio della Regione di O’Higgins dopo il tragico incidente nella miniera di El Teniente, che ha causato vite e feriti. Il vescovo, mons. Guillermo Vera Soto, ha scritto: “Accompagniamo con le nostre preghiere le persone decedute, intrappolate e ferite nell’incidente di El Teniente, così come le loro famiglie e i loro collaboratori. L’amore di Dio riversato nei loro cuori e la vicinanza di tutti possano dare loro speranza in questi momenti difficili”.
La Chiesa diocesana ha invitato tutta la comunità a unirsi in preghiera per le vittime, le loro famiglie e per tutti i lavoratori che ogni giorno rischiano la vita nelle operazioni minerarie e ha promosso la celebrazione di una messa di suffragio che si è tenuta ieri, nella chiesa del Buon Pastore, ed è stata presieduta da mons. Vera. Ricordando la tragedia del 1945, in cui morirono 350 minatori, il vescovo ha sottolineato che, nonostante siano stati implementati elevati standard di sicurezza nelle miniere, “nella vita c’è sempre l’imponderabile, e oggi stiamo vivendo uno di quei momenti di dolore e angoscia”. Ha, inoltre, evidenziato la presenza di Dio anche nelle tragedie: “Dio era lì, nella miniera, presente per dare forza, confortare e accogliere chi stava morendo. Illuminava capacità e volontà per salvare e portare speranza in mezzo al dolore”.

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