“Il mondo ha bisogno di un forte impegno educativo per aprire i cuori induriti, per affinare l’intelligenza al bene, per orientare la vita verso azioni buone e generose”. Lo ha scritto, in un messaggio, l’arcivescovo Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, all’appuntamento di preghiera per la pace svoltosi venerdì scorso a Cagliari e promosso dal Pasfa (aggregazione laicale della diocesi castrense), accogliendo l’invito del Papa. “Affido i più fragili alla Beata Vergine Maria, Regina della Pace. Affido e invito a pregare per le popolazioni lacerate dalla guerra e dalla povertà. Affido – ha detto il presule – a Maria i nostri uomini e donne in divisa che mettono in campo tutte le energie per custodire i fragili, soccorrere i vecchi e i morenti, per dissuadere da azioni bellicose e disumane verso gli indifesi. Il Signore doni la luce dello Spirito per capire come compiere il bene nelle situazioni ove si vede l’inferno della guerra. Il Signore confermi i cuori di tutti nel monito di Papa Leone: ‘Il male non trionferà’”.
La Sezione di Cagliari del Pasfa (associazione per l’assistenza spirituale alle forze armate) ha organizzato l’incontro, presieduto dal referente del Pasfa per la Sardegna, il cappellano militare don Gianmario Piga, presso la cappella della Legione Carabinieri Sardegna, dedicata alla Virgo Fidelis. Durante la preghiera del rosario, prima di ogni “Ave Maria”, si sono letti una serie di versetti biblici che si riferivano direttamente alla pace, desiderando, come Maria Santissima, non soltanto ricordare, ma “custodire la Parola di Dio nel profondo cuore”. Un ricordo particolare è andato a tutti coloro che hanno pagato a caro prezzo, con il dono della vita, il loro servizio alla pace. Oltre al gruppo di persone presenti nella cappella, è stato “significativo” – fa sapere l’Ordinariato militare per l’Italia – che altri militari e familiari “si sono uniti spiritualmente nella preghiera, recitando il rosario nelle loro case, uniti alla Chiesa universale nell’invocare la pace”.