È partita ufficialmente la mobilitazione nazionale “Artisti #NoBavaglio”, che vede l’adesione di centinaia di artiste e artisti, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, registi, musicisti, autori e operatrici culturali da tutta Italia. L’iniziativa, si legge in una nota, “nasce con l’obiettivo di denunciare il genocidio in corso a Gaza, le guerre globali e le crescenti minacce alla libertà d’espressione”. La rete “Artisti #NoBavaglio” ha già raccolto oltre 500 firme tra esponenti del mondo dell’arte e della cultura, tra cui Fiorella Mannoia, Valeria Golino, Moni Ovadia, Corrado Guzzanti, Laura Morante, Massimo Wertmüller, Stefano Fresi, Gabriele Salvatores, Vinicio Marchioni, Mimmo Calopresti e molti altri. Il movimento si propone di costruire un’alleanza trasversale con realtà del mondo scientifico, dell’università, dell’informazione indipendente e dell’attivismo per i diritti, collaborando anche con giuristi e mediattivisti. Tra le prime azioni annunciate: l’adesione alla mobilitazione “Stop Genocidio” il 30 agosto alla Mostra del Cinema di Venezia; un contro-summit l’11 settembre all’Auditorium Parco della Musica in occasione del “Defence Summit”; e l’incontro pubblico “Che fare?” previsto il 22 settembre al Centro Ararat di Roma. “Vogliamo essere una rete solidale e una scorta mediatica a tutela della libertà d’espressione”, spiegano i promotori, che sottolineano il ruolo dell’arte come strumento di resistenza e trasformazione sociale. Tutti i dettagli e il testo dell’appello-manifesto, in continuo aggiornamento, sono disponibili al link: https://pressingweb.altervista.org/2025/08/📣-firma-lappello. Per aderire: artisti.nobavaglio@gmail.com.