Cinema: Todi, nel cortile del palazzo vescovile la rassegna “Volti della Speranza”

(Foto Alberto Di Giglio)

Nelle notti di agosto è stata organizzata, presso il cortile del palazzo vescovile di Todi, la rassegna “Volti della Speranza”, composta da tredici film, concepita come appendice della terza edizione del festival “Liberare la Bellezza”.
I “Volti della Speranza” che si avvicendavano sullo schermo sono stati quelli di storie straordinarie che hanno fatto della propria vita un capolavoro dello Spirito: fratel Biagio, don Pino Puglisi, Chiara d’Assisi, il soldato obiettore di coscienza Desmon Doss narrato da Mel Gibson nella “Battaglia di Haksaw Ridge”, il quale non con un’arma, ma con la fede salva 75 vite! Proprio questo film è stato introdotto da mons. Davide Milani, presidente dell’Ente dello Spettacolo, che ha esortato gli spettatori a non sottrarsi alla richiesta del protagonista al suo Dio: “Dammene ancora uno, fammene salvare ancora un altro…”.
La rassegna è stata aperta dal capolavoro ritrovato di Vittorio De Sica, scritto con Cesare Zavattini, “La porta del Cielo”, una pellicola che si apre con i volti abitati dalla speranza nel viaggio di un treno bianco verso Loreto. Solo pochi otterranno il miracolo, ma tutti torneranno con un cuore pacificato con Dio, con la vita e con se stessi.
Tra gli altri film, “Babette”, “Chiara”, “Biagio”, “Francesca Cabrini”, “Sound of Freedom- Il Canto della Libertà”, “Vita per Vita’’ su Massimiliano Kolbe, “Croce di Fuoco”. La rassegna si è chiusa con due capolavori del cinema mondiale: “Nostalghia” e “Sacrificio”, perle del regista russo Andrej Tarkovskij: si tratta dei suoi ultimi due film, il primo girato in Italia nel 1983, il secondo in Svezia nel 1986.
“Le serate al cortile del palazzo vescovile sono state popolate da un pubblico affezionato e motivato dalle storie rappresentate. La bella sorpresa nelle serate tuderti è stata la presenza di religiosi come i frati minori del Convento di Montesanto e i sacerdoti del santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza con il vescovo Domenico Cangian che ha chiuso le serate con una parola di speranza al termine della proiezione. È stato bello vedere palesarsi nel cortile la presenza di nuovi volti assetati di bellezza e di Verità”, dice Alberto Di Giglio, direttore artistico della rassegna “Volti della Speranza – Liberare la bellezza Festival”.

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