Con un appello all’amicizia civica, al rispetto nel dibattito e a mettere il bene comune al centro delle loro proposte, la Commissione nazionale Giustizia e Pace della Conferenza episcopale del Cile ha indirizzato una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Repubblica. Il messaggio inizia esprimendo gratitudine per la vocazione politica di coloro che accettano la sfida di candidarsi alla carica più alta del Paese: “Vi salutiamo e vi ringraziamo per il vostro impegno nei confronti del Paese, assumendo la vostra vocazione politica nella sua massima espressione”.
Nel testo si apprezza il fatto che il Cile festeggi 35 anni di democrazia e si riconoscono i progressi compiuti in materia di giustizia, riduzione della povertà, accoglienza dei migranti e miglioramento delle condizioni di vita. Allo stesso tempo, vengono sollevate sfide che richiedono l’impegno di tutti: affrontare la criminalità organizzata, promuovere una crescita economica inclusiva, garantire alloggi, salute e istruzione di qualità, oltre a superare la discriminazione nei confronti di bambini, giovani e donne.
La Commissione dell’episcopato cileno invita i candidati a dare un esempio pedagogico di civiltà, promuovendo un dibattito onesto e rispettoso, che permetta ai cittadini di imparare e apprezzare la democrazia: “È una grande opportunità per insegnare che è possibile dissentire senza screditare l’avversario”. Infine, il documento esorta i candidati a costruire un progetto di Paese basato sul dialogo, la responsabilità e la speranza, con il bene comune e la giustizia sociale come assi portanti: “Ci aspettiamo il vostro massimo impegno affinché tutte le persone che vivono nel nostro Paese possano avere una vita migliore nei prossimi anni e si sentano chiamate a cooperare e partecipare alla costruzione di una patria per tutti con giustizia e pace”.