Leone XIV: udienza, “anche se possiamo tradire, Dio non smette di amarci”

“Cari fratelli e sorelle, anche noi possiamo chiederci oggi, con sincerità: ‘Sono forse io?’. Non per sentirci accusati, ma per aprire uno spazio alla verità nel nostro cuore”. È l’invito ai fedeli del Papa, a conclusione della catechesi dell’odierna udienza generale, incentrata sul tradimento di Gesù da parte di Giuda. “La salvezza – ha spiegato Leone XIV – comincia da qui: dalla consapevolezza che potremmo essere noi a spezzare la fiducia in Dio, ma che possiamo anche essere noi a raccoglierla, custodirla, rinnovarla. In fondo, questa è la speranza: sapere che, anche se noi possiamo fallire, Dio non viene mai meno. Anche se possiamo tradire, Lui non smette di amarci. E se ci lasciamo raggiungere da questo amore – umile, ferito, ma sempre fedele – allora possiamo davvero rinascere. E iniziare a vivere – la conclusione del Pontefice – non più da traditori, ma da figli sempre amati”.

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