“Presente nel cuore di Dio dall’eternità, Maria è presente a Betlemme; nella fuga in Egitto; a Nazareth; al Tempio; lungo le strade dell’Annuncio; ai piedi della Croce; nella sala alta in attesa del fuoco di Pentecoste; Assunta è presente nella reggia del Paradiso”. Lo scrive il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, nel messaggio per il II pellegrinaggio dei giovani al santuario di Materdomini a Nocera Superiore il 14 agosto.
“Maria è presente, sempre in modo discreto e da parte, nella vita e nella crescita di ogni giovane; presenza che non disturba, non mortifica, non impedisce le crescite e le cadute; Maria come ogni mamma insegna a superare gli ostacoli e a raggiungere i traguardi, con l’orgoglio di accompagnare e seguire il figlio da lontano, senza mai occupare tutta la scena, o ostacolare il suo pellegrinaggio verso la meta – osserva il presule -. Ogni figlio sa che Maria è presente, c’è, di qua o di là; e il cordone ombelicale, anche se reciso alla nascita, è sempre legato come un sottile filo di speranza che aiuta a percorrere le strade, anche impervie o polverose di ogni figlio”.
Facendo riferimento alle nozze di Cana, mons. Giudice dice: “C’era e c’è la Madre di Gesù, c’è ad ogni festa e ci insegna ad amare la festa e a non confonderla con il clima festaiolo e confusionario; c’è affinché il vino della gioia non manchi, non sia adulterato, annacquato, non venga sostituito con altre bevande che, alterandoci, ci tolgono il gusto della vita stessa. C’è la madre, ci insegna la prudenza, l’equilibrio, il discernimento, e la capacità di essere se stessi in ogni situazione, senza sostituire il vino buono con un po’ di acqua colorata o sporca”.
Il vescovo aggiunge: “C’era e c’è la Madre di Gesù in ogni stagione, in ogni momento del cammino educativo; c’è con i doni da Lei incarnati della fede, speranza e carità; c’è sempre per non lasciarci soli e spaesati nel variegato panorama dell’esistenza, dove dobbiamo trovare la nostra giusta collocazione, anticamera della felicità. C’è sempre ogni madre, come una firma, un timbro, incisi per sempre nella carne di ogni figlio. Maria c’è per Gesù; c’è per ogni figlio; c’è sempre, ieri, oggi e domani”.
Infine, il presule invita così i giovani: “Riscoprite con entusiasmo la presenza di Maria nella vostra vita, la Madre della Speranza, presenza che aiuta nel vostro pellegrinaggio per essere coloriti come la primavera, ardenti come l’estate, miti come l’autunno e limpidi come l’inverno”.