Diocesi: Milano, Proposta pastorale 2025-26. Centralità dell’Eucarestia, missione, “necessaria riforma del clero”

(Foto arcidiocesi di Milano)

(Milano) “La sinodalità – prosegue mons. Delpini nella Proposta pastorale – è una delle espressioni della comunione che porta a scelte condivise e autorevoli”, come le Assemblee sinodali decanali che, a 3 anni dal loro avvio, sono oggi 60 (su un totale di 63 decanati), con il coinvolgimento di 750 laici e 150 presbiteri. Tra altre fondamentali esperienze di sinodalità, Delpini cita, poi, i Consigli pastorali parrocchiali e la stessa Curia diocesana che si è recentemente dotata di una “Carta dei valori”. Non manca il riferimento specifico ai ministeri istituiti per il servizio delle comunità. “L’istituzione dei ministeri dell’Accolito, del Lettore, del Catechista si inserisce nel percorso sinodale come una forma di corresponsabilità per la missione”. Così come particolare attenzione è riservata ai catecumeni, monsignor Delpini richiama, inoltre, la centralità dell’Eucaristia. Un passaggio particolarmente significativo riguarda, infine, il ripensamento del ministero del sacerdote e la riflessione su cosa significhi “presiedere nella sinodalità”. “È necessaria una riforma del clero per interpretare il ministero in modo più adatto alla nostra situazione e rendere più sostenibile la vita del prete. I preti sono chiamati a essere uniti al vescovo, uniti tra di loro, uniti nell’unico clero diocesano con i diaconi. La sinodalità non è una riduzione del ruolo del prete, ma una sua esaltazione. La corresponsabilità non è un attentato al potere del prete”, indica il presule. Come segno del cammino sinodale in atto nella Chiesa ambrosiana, l’arcivescovo propone di vivere il prossimo 19 ottobre, un momento “per rendere noti a tutti le raccomandazioni diocesane, i passi compiuti, le proposte future, le correzioni necessarie”.

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