Giubileo dei giovani: Rossano-Cariati, stamattina mons. Aloise ha benedetto i partenti per Roma. “Siete il presente e il futuro della Chiesa e della società”

(Foto arcidiocesi di Rossano-Cariati)

Alle prime luci dell’alba di oggi, in un’atmosfera densa di emozione e spiritualità, l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise ha consegnato il mandato ufficiale ai 27 giovani dell’arcidiocesi partiti questa mattina, da Corigliano Rossano, per partecipare al Giubileo dei giovani a Roma. Un momento semplice – viene sottolineato in un comunicato – ma profondamente significativo, vissuto nella preghiera e nell’ascolto, durante il quale l’arcivescovo ha invitato i giovani a vivere questo tempo di grazia “con cuore aperto e spirito rinnovato”.
“Questo Giubileo non è solo un evento – ha evidenziato mons. Aloise – ma un’opportunità per riscoprire la nostra fede e approfondire il nostro rapporto con Cristo”. Rivolgendosi ai giovani pellegrini, li ha esortati ad essere testimoni coraggiosi, capaci di parlare con la vita: “Le vostre azioni, più delle parole, possono essere un segno della presenza di Dio nel mondo. Il Giubileo è un’occasione per rafforzare i legami tra voi, per sentirvi parte di una Chiesa viva e accogliente. Siate costruttori di pace, di dialogo e di inclusione, superando le divisioni e le indifferenze”. Il presule ha poi invitato i giovani a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, ad ascoltare la Parola di Dio e a lasciarsi illuminare da Gesù: “Attraverso la Chiesa vi è stato dato un nome: Pellegrini di speranza. Questo significa che voi siete il presente e il futuro della Chiesa e della società. Il Giubileo vi chiama ad essere agenti di cambiamento, a portare il messaggio di gioia e di fiducia del Vangelo in ogni ambiente, contribuendo a costruire un mondo più giusto e fraterno: ponti, non muri”.
Il mandato è stato consegnato come segno della fiducia della Chiesa diocesana nei confronti dei giovani: “Accoglietelo con entusiasmo – ha concluso mons. Aloise – e vivetelo come un pellegrinaggio interiore ed esteriore. Questo vi trasformerà e vi renderà sempre più discepoli missionari di Cristo”.

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