Giubileo dei giovani: Chiaramonte, “vi auguro di essere come aquiloni che volano anche col vento contrario”

“Vi auguro di essere come aquiloni che non temono di volare anche con il vento contrario. È proprio in quei momenti che sentirete una forza sollevarvi verso l’alto, trasformando il vostro volo in una danza”. Con queste parole Tomas Chiaramonte, avvocato, marito e padre di tre figli, ha chiuso la sua testimonianza durante l’incontro “12 parole per dire speranza”, ospitato nella chiesa di San Francesco Saverio alla Garbatella a Roma. Ripercorrendo la sua storia personale, segnata da una maturità affrontata subito dopo la morte del padre, ha raccontato come la partecipazione alla Gmg del 2000 abbia rappresentato una svolta: “Quella croce luminosa e gli sguardi che si sono posati su di me mi hanno fatto capire che c’era uno spazio dentro il quale potevo rinascere”. Dopo la laurea e il matrimonio, Chiaramonte ha abbandonato un posto pubblico a tempo indeterminato per dedicarsi all’accompagnamento delle persone vulnerabili, fondando a Verona una rete di realtà del terzo settore. “Non sono coraggioso – ha ammesso –, ma ho imparato che il prendersi cura degli altri, soprattutto dei più fragili, è il modo per prendersi cura di sé e di Dio”. Rileggendo il senso di “economia” come “arte della cura della casa”, ha esortato i giovani a “fare scelte giuste ogni giorno, senza paura di sbagliare, perché è proprio l’originalità del vostro talento che vi farà compiere i volteggi più belli”.

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