Quarantotto giovani rappresentanti delle organizzazioni Caritas provenienti da 34 Paesi, di tutti i continenti, si sono riuniti a Roma il 25 luglio per presentare una forte “Dichiarazione di speranza”, un impegno in cinque punti a favore della giustizia, della dignità, della pace e della cura del creato.
La dichiarazione è stata redatta e presentata durante il Forum di Caritas Youth organizzato da Caritas Internationalis nell’ambito del Giubileo della Speranza. La dichiarazione rappresenta la voce unita dei giovani delle Caritas di tutto il mondo, guidati dalla fede e determinati a costruire un mondo più giusto e solidale. “Ci impegniamo a trasformare la nostra speranza in azione,” afferma la dichiarazione, impegnandosi a: Difendere la dignità di ogni persona; Trasformare i sistemi ingiusti in sistemi equi; Promuovere la pace e la riconciliazione; Rafforzare le comunità locali attraverso il principio di sussidiarietà; Tutelare l’ecologia integrale e lo sviluppo umano.
La dichiarazione è stata redatta dopo due giorni intensi di riflessione, dialogo e lavoro di gruppo a Roma. I delegati hanno condiviso esperienze personali, anche in scenari legati a situazioni di conflitto o emergenza climatica. La guerra a Gaza è stata uno dei temi più ricorrenti. “Ogni volta che parlavamo di ingiustizia, Gaza veniva menzionata”, hanno dichiarato i giovani. “Abbiamo parlato della dignità umana, di come la vita venga trattata come qualcosa di sacrificabile. È stato molto toccante”, ha spiegato Genevieve Déziel, 23 anni, proveniente da Montreal, e volontaria presso la Caritas canadese. La dichiarazione è stata letta il 26 luglio nella Basilica di San Pietro, trasformando le parole in una vera e propria promessa condivisa.