“Il mondo sta guardando, la storia sta registrando e la responsabilità di scegliere l’umanità rispetto ai calcoli politici ricade interamente sulle spalle dei leader coinvolti”. Sono parole di Dora Bakoyannis che per l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sta seguendo le vicende del Medio Oriente. In una nota, pubblicata oggi, rivolge un appello su quanto sta avvenendo a Gaza perché “questa catastrofe non deve continuare: gli ostaggi devono essere riportati a casa, le sofferenze indiscriminate dei civili devono cessare”. Seppure arrivano notizie di alcuni aiuti umanitari che stanno raggiungendo la Striscia, riferisce Bakoyannis, Gaza è diventata “un paesaggio di morte e devastazione” e aggiunge: “Chiedere al governo israeliano di fare tutto ciò che è in suo potere per fermare questa tragedia non può essere etichettato come antisemitismo”. A favore sarebbero anche un 74% della società israeliana, inclusi ex primi ministri e alti funzionari delle Forze di difesa israeliane. Dura l’accusa di Bokoyannis: “Gli obiettivi originali di riportare gli ostaggi e smantellare le capacità militari di Hamas sono stati messi da parte da obiettivi illegali a livello internazionale e, purtroppo, apertamente dichiarati: l’annessione di Gaza e lo sfollamento della sua popolazione”. Questo “minerebbe gravemente la posizione di Israele”.