“Siamo molto felici perché sappiamo che partecipare a questo Giubileo è un momento di grazia per la nostra Chiesa messicana e senza dubbio porterà molta speranza agli adolescenti e ai giovani del nostro Paese”. Ad affermarlo, al Sir, è Tere Ramos, che fa parte della Segreteria esecutiva della Pastorale degli adolescenti e dei giovani della Conferenza episcopale messicana, e sarà tra i partecipanti all’evento ecclesiale a Roma.
Sono numerosi i messicani che si apprestano a partecipare al Giubileo dei giovani: 3.500 persone, tra giovani, adolescenti, famiglie, sacerdoti e religiose. Afferma Ramos: “Sono circa 60 le delegazioni che si sono organizzate tra diocesi, movimenti, congregazioni e scuole che parteciperanno a questo grande giubileo. Ci sono gruppi che si sono preparati durante tutto l’anno, hanno seguito costantemente una formazione dottrinale e spirituale, e hanno promosso iniziative di raccolta fondi”. Prosegue la giovane: “Come Paese avremo alcuni momenti di unità all’interno del Giubileo. Uno di questi sarà attraversare insieme la Porta Santa della basilica di San Pietro, il 30 luglio, e con questo portare anche tutte le intenzioni degli adolescenti e dei giovani del nostro Paese, anche se non sono fisicamente presenti, perché il Giubileo si vive dalla preghiera, dalla preghiera per loro. Inoltre, il 31 luglio avremo una celebrazione eucaristica presieduta da mons. Andrés Luis García Jasso, vescovo ausiliare di Città del Messico”.