“Rispettare e proteggere i luoghi di culto e gli alloggi umanitari, come richiesto dal diritto internazionale umanitario; garantire un accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari, corridoi sicuri e supporto medico per i civili; cessare tutti gli attacchi contro i civili, in particolare coloro che cercano rifugio nelle chiese, in altri luoghi di culto e negli spazi umanitari chiaramente segnalati”. È quanto chiede Caritas Internationalis in un comunicato in cui condanna l’attacco israeliano alla parrocchia cattolica di Gaza, nel quale sono rimaste uccise 3 persone e altre 11 ferite. “Siamo devastati da quest’ultimo attacco contro persone che cercavano semplicemente di sopravvivere e si erano rifugiate in chiesa – dichiara Alistair Dutton, Segretario Generale di Caritas Internationalis – La loro morte è un doloroso promemoria delle terribili condizioni in cui vivono civili e personale medico sotto assedio. Piangiamo le vite perdute e invitiamo tutte le parti in causa a rispettare la sacralità della vita e gli spazi che la proteggono”. Nel comunicato la confederazione Caritas ribadisce il suo “appello al pieno rispetto del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani”, e si unisce a Papa Leone XIV “nel suo rinnovato appello alla comunità internazionale per un cessate il fuoco immediato”.