Diocesi: Catania, l’arcivescovo Renna annuncia il Giubileo Agatino per i 900 anni del ritorno delle reliquie

“La festa del 17 agosto quest’anno ha una duplice valenza: è al cuore dell’anno giubilare della speranza ed è alla vigilia di un anno giubilare agatino, il IX centenario del ritorno delle reliquie da Costantinopoli”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, presentando il programma delle celebrazioni estive in onore di Sant’Agata. Un’occasione che intreccia spiritualità, memoria storica e attualità sociale: “Non possiamo festeggiare Sant’Agata – ha detto il presule – senza ricordare il bisogno di speranza che attraversa il mondo: a Gaza, in Ucraina, e anche nella nostra città, dove è in atto un duro contrasto alla criminalità mafiosa”.
Renna ha ricordato il valore dell’azione preventiva accanto a ragazzi e famiglie, citando i progetti contro la dispersione scolastica, la collaborazione con l’Uepe per il reinserimento dei detenuti, l’esperienza della Casa Livatino a Trecastagni e il documento “Assieme per Catania” per il rilancio del quartiere San Cristoforo. Ha poi lanciato un appello al ritorno al volontariato e ha preso le distanze da chi utilizza simboli religiosi come le “candelore” per affermare potere e controllo: “Le candelore sono per la gloria di Sant’Agata, non per chi semina violenza, droga e malaffare. Invito queste persone alla conversione”.
Il sindaco Enrico Trantino ha rilanciato l’idea di una Festa “educativa” e “progressiva”, annunciando l’intenzione di candidare la Festa di Sant’Agata come Patrimonio Unesco. Tra le novità dell’estate, anche la “Camminata cittadina per il centro storico” con installazioni artistiche dedicate alla Patrona, e la donazione di sangue in piazza Università. Il 17 agosto, giorno dell’899° anniversario del ritorno delle reliquie, sarà annunciato ufficialmente il Giubileo Agatino del 900°, il cui programma verrà presentato all’inizio dell’anno liturgico. Infine, grazie alla “Missione Sant’Agata”, sono stati realizzati due pozzi artesiani in Uganda: un segno tangibile della devozione che si fa speranza concreta.

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