Spagna: Conferenza episcopale, pubblicato volume sulla “prospettiva cristiana sul transumanesimo”

“Uno sguardo cristiano al transumanesimo” è il titolo del nuovo libro della commissione per la dottrina della fede della Conferenza episcopale spagnola, pubblicato dalla casa editrice Edice. Il volume è stato curato da Rafael Vázquez Jiménez, direttore del segretariato della commissione, e analizza la compatibilità del transumanesimo con la dottrina cristiana. A tal fine, sono state raccolte nell’opera le riflessioni degli esperti universitari spagnoli Leandro M. Gaitán Mantaras, Albert Cortina Ramos, Federico de Montalvo Jääskeläinen, Sara Lumbreras Sancho e Ricardo Mejía Fernández. Il libro include una prefazione di mons. Francisco Conesa Ferrer, presidente della commissione episcopale per la dottrina della fede. Nella pubblicazione – secondo quanto riportato anche nella pagina web della Cee – il concetto di transumanesimo viene analizzato da numerose prospettive, quali la filosofia, l’antropologia e la teologia. Vengono inoltre approfonditi diversi aspetti legati all’etica, alla scienza ed alla tecnologia, nonché le loro implicazioni sociopolitiche e giuridiche. “Nel suo insieme l’opera affronta la visione del transumanesimo, la sua ricerca del superamento dei limiti e dell’immortalità umana attraverso la tecnologia e le sue implicazioni in termini di individualismo e perdita della dignità umana”.
La presentazione del libro, scritta da Rafael Vázquez, introduce i principali elementi dell’ideologia: da un lato, espone la situazione del mondo attuale e il “cambiamento di epoca” che sta vivendo; dall’altro sottolinea la necessità di valutare con calma il progetto del transumanesimo, senza cadere in giudizi semplicistici, e di “giudicare il suo approccio alla luce della fede, poiché la pienezza dell’essere umano può realizzarsi solo nell’incontro con Cristo risorto”.
Nella prefazione mons. Francisco Conesa Ferrer sostiene inoltre che il transumanesimo include approcci positivi, come “il desiderio di migliorare la vita umana”. Tuttavia, racchiude anche altri risvolti molto negativi che comportano, in ultima analisi, un’autentica “mutazione antropologica”. È il caso della fiducia assoluta nella tecnologia, del riduzionismo dell’essere umano, della messa in discussione del corpo e del suo valore, e della sua enorme visione individualista.

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