“L’unico modo per salvare la dignità umana a Gaza è morire”: inizia da questa testimonianza l’editoriale di Piero Stefani sul prossimo numero de “Il Regno”. Un editoriale che parla dell’odio che a Gaza “è stato e si sta seminando”. La scelta di tenersi “abbarbicati a quel manipolo di persone vive e morte mette consapevolmente in conto che la popolazione di Gaza paghi un prezzo altissimo e lo faccia a causa di una politica anch’essa priva di sbocchi”, scrive Stefani: “la fatidica reiterazione di azioni sprovviste di prospettive per il domani non significa, però, che tutto quanto sta avvenendo non avrà strascichi futuri”. Il tema della guerra e della ricerca della pace apre e chiude questo numero della rivista. Insieme all’editoriale la rubrica di Luigi Accattoli che si pone la domanda “cruciale” se il cristiano debba, in alcuni limitati casi, imbracciare le armi. Nel mezzo, una lunga riflessione di Ignazio De Francesco sul rapporto tra Bibbia e crociate, con un’annotazione, sempre di Stefani, più in generale sul tema Bibbia e guerra. “Riteniamo – si legge nel numero – che questo sia materiale prezioso per la formazione della coscienza credente di ciascuno di noi, che offre criteri e domande per un discernimento che non può essere invece frutto di facili slogan o scorciatoie di comodo. Nel resto del numero una riflessione di Massimo Faggioli su quale Chiesa negli  USA si andrà delineando a fronte della presidenza Trump e del pontificato “americano” di Leone XIV.  E ancora l’excursus di Luigi Bartolomei su come il dibattito sulle chiese dismesse potrebbe aprire “questioni ecclesiologiche e sociali di prospettiva e non solo la domanda spiccia sul che farne”. La proposta è quella di una “diaconia territoriale”. Nel numero anche un inedito del 2007, a firma del canonista Ladislas Orsy, tratto dall’archivio degli incontri di Camaldoli. Il tema è quello del ruolo dei laici. Secondo Orsy, “il problema del laicato è il problema di tutta la Chiesa”.