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Comece: Youth Net sulla politica migratoria. “Integrare nella società attraverso lavoro e dignità umana”

(Foto Comece)

I giovani di Youth Net che hanno partecipato all’incontro di Budapest hanno interagito con esperti sulla situazione dei migranti nelle società degli Stati membri Ue. Hanno dunque discusso – secondo una nota che accompagna il documento “Politiche migratorie e di asilo nell’Ue: un focus sull’integrazione” – le “caratteristiche di un’integrazione di successo, le strategie nazionali di screening e di sicurezza, la necessità di solide politiche di integrazione per prevenire la formazione di società parallele e l’importanza di affrontare le cause profonde della migrazione”. Nel primo capitolo del documento, su “Migranti nel processo di integrazione” si legge fra l’altro: “Il Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027 della Commissione europea sottolinea un ‘processo bidirezionale’ per un’integrazione positiva dei migranti nelle nostre società. Afferma che un’integrazione di successo dei migranti implica le opportunità che le società ospitanti dovrebbero creare affinché i migranti possano partecipare economicamente, socialmente, culturalmente e politicamente, e l’adattamento dei migranti nella loro società ospitante”.

Un paragrafo è intitolato: “Integrare i migranti attraverso la realizzazione professionale e la dignità umana”. Vi si legge: “La Dottrina sociale della Chiesa cattolica sottolinea il profondo legame tra lavoro e dignità umana, affermando che l’immigrazione può rappresentare una risorsa per lo sviluppo del Paese ospitante quando i migranti soddisfano bisogni di lavoro non coperti dalla forza lavoro locale. Sottoutilizzare le competenze e le qualifiche o limitare l’accesso alle opportunità di lavoro dei migranti non solo limita la loro crescita personale, ma priva anche la società di un potenziale prezioso e di un contributo positivo. Pertanto, nell’interesse degli stessi Paesi ospitanti, questi ultimi dovrebbero continuare a facilitare il riconoscimento delle qualifiche straniere e offrire una formazione professionale personalizzata, consentendo ai migranti di svolgere un lavoro che rispecchi veramente le loro competenze e aspirazioni”.

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