Il Piano di crescita per i Balcani Occidentale (intitolato Reform & Growth Facility, Rgf), nell’ambito del quale i sei Paesi partner “hanno sviluppato i programmi di riforma, è un ambizioso strumento comune e un impegno per attuare oltre 600 riforme, per le quali l’Ue sta erogando 6 miliardi di euro di sostegno finanziario. Finora, sono stati effettuati prefinanziamenti nell’ambito del Rgf a Macedonia del Nord, Albania, Montenegro e Serbia. La Commissione “incoraggia il Kosovo ad accelerare il processo di approvazione per l’entrata in vigore del dispositivo e degli accordi di prestito per sbloccare i prefinanziamenti”. La Commissione accoglie inoltre “con favore l’adozione da parte della Bosnia-Erzegovina di un progetto di programma di riforma”, datato 27 giugno”. Durante l’incontro odierno tra la commissaria Marta Kos e i leader nazionali, è stato ricordato che “questo strumento necessita di una guida e di una titolarità costanti e forti da parte dei leader politici per garantirne un’attuazione rapida e completa. Ciò accelererà la crescita dei nostri partner e garantirà loro di progredire nel loro percorso di adesione all’Ue”. Sebbene “i risultati di alcune importanti riforme siano già visibili, durante la riunione i partner sono stati invitati ad accelerare l’attuazione del piano”.
Numerosi i progetti finanziati ad esempio in ambito energetico: elettricità (costruzione di linee aeree, costruzione di sottostazioni in Albania e Montenegro); energia idroelettrica (riabilitazione di centrali idroelettriche in Albania e Serbia”; solare termico (integrazione delle energie rinnovabili nel sistema di teleriscaldamento di Novi Sad in Serbia. Vi sono poi progetti per avanzamento dell’integrazione regionale e nuove aree di graduale integrazione nel mercato Unico Ue. “Anche i lavori sulla connettività digitale procedono”; altri progetti ancora riguardano, sempre a titolo di esempio, l’industria del turismo.