Giubileo seminaristi e sacerdoti: card. You, “non mancano le vocazioni, manca spesso una testimonianza credibile”

“Essere sacerdoti felici non è uno slogan, ma una realtà possibile, concreta, da vivere giorno dopo giorno”. Lo ha assicurato il card. Lazzaro You Heung Sik, prefetto del Dicastero per il Clero, nel suo saluto, in occasione dell’Incontro internazionale “Sacerdoti felici – ‘Vi ho chiamato amici’ (Gv 15,15)”, in corso all’Auditorium Conciliazione. “La felicità del prete non nasce dalla mancanza di difficoltà, ma da una relazione viva con Cristo, dalla comunione con i fratelli sacerdoti, con il vescovo, con il popolo a noi affidato”, ha spiegato il cardinale, secondo il quale “la felicità sacerdotale è il miglior annuncio del Vangelo, perché parla con la forza della testimonianza e tocca i cuori”. “Siamo qui in tanti – più di 1.700 provenienti da ogni continente – e questa presenza così variegata è un segno meraviglioso della cattolicità della Chiesa, della sua universalità”, l’affresco del porporato: “Veniamo da contesti diversi, affrontiamo sfide differenti, ma condividiamo le stesse gioie, gli stessi desideri, lo stesso slancio missionario. La fraternità che sperimentiamo adesso e di cui siamo promotori è già di per sé un annuncio, un segno di speranza per tutti”. “Il momento più atteso sarà naturalmente l’incontro con il Santo Padre”, ha sottolineato il cardinale:  “Tanto si parla oggi di crisi vocazionale, ma noi vogliamo dire con forza che i giovani non hanno smesso di cercare. Cercano autenticità. Cercano senso. E quando incontrano sacerdoti felici, coerenti, pieni di passione evangelica, i loro cuori si aprono. Non mancano le vocazioni: manca spesso una testimonianza credibile che le faccia fiorire. Per questo, il rinnovamento parte da noi, dalla nostra gioia, dalla nostra fedeltà”.

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