Papa Francesco: card. Parolin, “non ci può essere pace senza il riconoscimento dell’altro”

“Papa Francesco è stato testimone luminoso di una Chiesa che si china con tenerezza verso chi è ferito e guarisce con il balsamo della misericordia; e ci ha ricordato che non può esserci pace senza il riconoscimento dell’altro, senza l’attenzione a chi è più debole e, soprattutto, non può esserci mai la pace se non impariamo a perdonarci reciprocamente, usando tra di noi la stessa misericordia che Dio ha verso la nostra vita”. Così il card. Pietro Parolin, già segretario di Stato vaticano, ha sintetizzato uno dei tratti portanti del pontificato di Bergoglio, nell’omelia della messa presieduta in piazza San Pietro in suffragio di Papa Francesco, nel secondo giorno dei Novendiali. “Proprio nella domenica della misericordia ricordiamo con affetto il nostro amato Papa Francesco”, ha sottolineato il cardinale: “Questo ricordo è particolarmente vivo tra i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano, molti dei quali sono qui presenti, e che vorrei ringraziare per il servizio che svolgono quotidianamente. A voi, a noi tutti, al mondo intero, Papa Francesco rivolge il suo abbraccio dal Cielo. Ci affidiamo alla Beata Vergine Maria, a cui Lui era così devotamente legato tanto da scegliere di riposare nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Lei ci protegga, interceda per noi, vegli sulla Chiesa, sostenga il cammino dell’umanità nella pace e nella fraternità. Amen”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa