Soul Festival di spiritualità: mons. Delpini, “ricerca di senso e di Dio molto presenti nella vita milanese”

“Occorre avere linguaggi adeguati all’oggi per trovare la propria anima, cercando un modo di interpretarla e, per farlo, dobbiamo chiedere aiuti a tutte le discipline”. È stato questo uno dei passaggi-chiave dell’intervento di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, alla conferenza stampa di presentazione di “Soul Festival di spiritualità” in programma a Milano dal 19 al 23 marzo prossimi. Una seconda edizione ricca di oltre 60 appuntamenti e pensata come evento diffuso in molti luoghi del capoluogo lombardo. “La partecipazione conosciuta lo scorso anno, numerosa e di qualità, è segno di un’attesa e di una ricerca di senso e di Dio che sono ancora molto presenti nel quotidiano della vita milanese. Avere messo al centro la fiducia declinata intorno al tema del noi, ovvero dei legami, mi sembra una scelta azzeccata e capace di rispondere alle urgenze del nostro tempo, che vede sempre più infragilirsi la coesione sociale, la voglia e la capacità di riconoscersi fratelli, di sentirsi legati da un medesimo destino, dentro la stessa avventura”, ha scandito Delpini, concludendo. “Ci sono delle ragioni per ‘fare’ la città. Primo, la singolarità irripetibile di ciascuno di noi e la vocazione a far parte di una comunità, e, poi, i talenti, le qualità, che sono una responsabilità da mettere a servizio del bene comune. E questo con uno spirito di stima e di fiducia, come indica il Festival la cui ambizione è che, scendendo nel profondo del noi, possiamo trovare ragioni per fare di questo agglomerato di persone una città”.

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