Il 10% dei bambini in età scolare ha difficoltà linguistiche, che possono variare da un semplice ritardo del linguaggio o difetti di pronuncia, fino a disturbi dell’apprendimento più complessi. Parliamo di circa 1 milione di bambini e ragazzi, che sono tanto più evidenti e possibili in contesti di svantaggio sociale e culturale. Lo attesta il manifesto promosso dall’Atlas Think Language First, che intende mettere in luce come la mancata presa in carico di un iniziale disturbo del linguaggio possa precludere lo sviluppo del potenziale del bambino fino a raggiungere livelli di vera e propria limitazione linguistica. Per questo propone cinque “best practice” con cui agire per tempo. Anzitutto favorire l’incontro “reale” con l’ambiente “limitando l’utilizzo di strumenti digitali e tecnologie”; quindi “promuovere un tempo libero di qualità e di interazione”. Inoltre “includere il linguaggio e l’interazione sociale fra gli stili di vita sani” e “arricchire l’ambiente di stimoli”. Infine “valorizzare il logopedista come professionista in grado di curare il disturbo del linguaggio e promuovere un contesto ambientale favorevole”. Questi sono anche i 5 punti chiave al centro della Giornata europea della logopedia 2025 (6 marzo), che ha l’obiettivo di abbattere il rischio di barriere comunicazionali e definire politiche che promuovano l’interazione tra linguaggio e ambiente. Temi su cui la Federazione dei logopedisti italiani (Fli) dal 3 al 7 marzo apre le proprie linee telefoniche a cittadini e pazienti dalle 15 alle 17 al numero 345.2754760. Non solo: il 6 marzo si terrà un webinar aperto a tutti i cittadini. Info sul sito e sui social media Fli.
“Come logopedisti – spiega Tiziana Rossetto, logopedista e presidente della Fli – sottolineiamo da sempre il ruolo cruciale dell’ambiente, ricco di stimoli, strutturato, come fonte per l’acquisizione di vocaboli, parole, esperienze. Tutto questo, integrato a stimoli visivi e sonori, contribuisce a favorire lo sviluppo e il mantenimento delle competenze comunicative” che, a loro volta, “sono un fattore chiave per la salute della persona”.