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Regno Unito: Cafod contesta i tagli del governo a cooperazione e aiuti internazionali

“Con così tante persone nel mondo che soffrono per gli effetti di povertà, cambiamento climatico e conflitto, a cominciare dall’Ucraina, dal Sudan e dalla Repubblica Democratica del Congo, i tagli agli aiuti ai Paesi più poveri rimuovono una fonte indispensabile di vita per molti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il vescovo Stephen Wright, presidente di Cafod, l’agenzia per gli aiuti al Terzo mondo dei vescovi inglesi, critica la decisione del premier britannico Keir Starmer di ridurre gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo dallo 0,5% allo 0,3% del Prodotto interno lordo, per aumentare il budget per la difesa al 2,5%. “Le decisioni che vengono prese nel Regno Unito hanno conseguenze molto umane in tutto il globo”, scrive ancora il vescovo Wright. “Ci saranno famiglie che non possono coltivare alimenti indispensabili per la loro sopravvivenza, per colpa della crisi climatica, bambini che non possono andare a scuola e persone che non vengono curate e vaccinate. Il mondo sarà meno sicuro per ciascuno di noi”. Il vescovo sottolinea, nel suo comunicato, che “il governo britannico non dovrebbe mettere in ordine i propri conti alle spese delle comunità più povere in tutto il mondo” e segnala ai fedeli che, sul sito di Cafod, esiste un sistema molto semplice per inviare un messaggio ai loro deputati per protestare contro i tagli agli aiuti ai Paesi più poveri del premier Starmer.

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