Ucraina: tre anni di guerra. Mons. Crociata (vescovi Ue), “ci vorrebbe uno scatto di coscienza e di volontà, momento delicato e potenzialmente pericoloso per il futuro dell’Unione”

“Ci vorrebbe uno scatto di coscienza e di volontà in un momento come l’attuale, particolarmente delicato e anche potenzialmente pericoloso per il futuro dell’Unione”. È quanto auspica mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, parlando, in un’intervista oggi al Sir sui tre anni dall’invasione russa su vasta scala in Ucraina, del ruolo dell’Unione Europea. “Ritengo – spiega il vescovo – che nell’attuale quadro geopolitico sia fondamentale che l’Unione Europea continui a promuovere una solidarietà con l’Ucraina, che sia transatlantica e globale. Ovviamente, l’Unione Europea sconta un ritardo nel perseguire una crescente unità, e precisamente una unità politica, tra i suoi Paesi membri, e nel percepirne l’urgenza e la necessità; e sconta una sottovalutazione delle prospettive di evoluzione della situazione geopolitica globale, con le conseguenze che adesso si temono in ordine alla sua stessa sicurezza. Cominciano a profilarsi inesorabili gli effetti di una sostanziale marginalità e di una incapacità dell’Unione Europea ad articolare una propria iniziativa politica a motivo della divisione tra i Paesi membri, che potrebbe perfino crescere, non ultimo a motivo delle difficoltà interne e della conseguente debolezza economica e politica anche di Paesi fondatori”. “Le vie da percorrere per affrontare le gigantesche sfide del presente – conclude Crociata – sono state indicate da Rapporti autorevoli, ma fa difetto una adeguata e proporzionata capacità di iniziativa”.

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