Papa al Gemelli: mons. Delpini (Milano), “affetto, preghiera e attesa” accompagnando Francesco. “Ci ha toccato il cuore”

(Foto chiesadimilano.it)

Cosa dire e come pregare in questo momento, accompagnando la malattia di Papa Francesco ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma? Risponde in questo video l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, sottolineando tre parole. “Anzitutto l’affetto per il Papa, che si esprime con il pensiero, con l’ascolto quasi ossessivo delle notizie, con tanta gente che prega, che vuole lasciare una parola per lui. L’affetto è ciò che ci unisce” e avvicina “il popolo cristiano e tante persone” al Santo Padre. Mons. Delpini aggiunge: “È l’affetto per un uomo che con la sua parola, con il suo esempio, con le sue insistenze ci ha toccato il cuore, ha motivato a pensieri più ampi e a una visione del mondo più profonda”. Il secondo termine è preghiera: “La preghiera non chiede delle cose, invoca lo Spirito Santo perché il Papa possa vivere questo momento, questa sofferenza, questo isolamento, questo dolore insegnando alla Chiesa” stessa, ed esercitando al contempo “il suo affetto per noi, anche portando questa sofferenza”. “La terza parola è attesa”, sottolinea l’arcivescovo di Milano. “Attesa delle notizie, attesa che diventa una speranza, attesa che il Signore dia consolazione e riposo e nuova vita al nostro Papa. Mi sembra che queste tre parole ispirino tante persone e anche me: l’affetto, la preghiera e l’attesa”.

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