Natale: mons. Checchinato (Cosenza), annuncio di una logica nuova

Il  Natale “non è affatto la celebrazione zuccherosa” del “siamo tutti più buoni”, della buona azione o del “fioretto” come si chiamava una volta, ma è “il ruvido annuncio di una logica nuova, quella del Vangelo, cantata in anticipo dalla Madre di Gesù in occasione della sua visita alla cugina Elisabetta: ‘Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote'”. Lo scrive in un messaggio, in occasione del Natale, l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Giovanni Checchinato che sarà pubblicato domani sulle pagine del settimanale diocesano “Parola di Vita”.   “Lo dobbiamo ammettere, il Natale – scrive il presule – ci è stato un po’ scippato dalla logica del consumo, dalla spesa compulsiva, dal chiasso delle nostre città in questi giorni. Mi piace però sottolineare che in tante chiese la mattina presto, molto prima dell’alba, già
da tempo immemorabile per qualcuno, come nuova esperienza per qualcun altro, si prega la novena di Natale, si dedica un tempo prolungato all’ascolto della parola di Dio che nel
Natale si fa storia, si fa carne”.  Il presule augura di “saper accogliere questi giorni come dono per riscoprire la bellezza dell’interiorità, del silenzio adorante di una logica – quella di Dio – che ci fa sintonizzare non con ciò che appare e sembra imporsi, ma con ciò che è piccolo, apparentemente insignificante, ma in realtà prezioso”.

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