Natale 2025: mons. Salera (Ivrea), “stare con i poveri per viverlo in modo autentico”

“Il Natale è per tutti la festa della tenerezza, e in alcuni casi anche di una ritrovata comunione per tante nostre famiglie. Ci si stringe accanto alle persone care, si vivono momenti in cui insieme alle tante tradizioni religiose e popolari, abbiamo la possibilità di ritrovare la gioia e la bellezza dello stare insieme. Inoltre il Natale è anche l’occasione per riposare, per vedere luoghi cari alla memoria o per trovare pace a contatto con la natura. Tante sono le modalità con cui possiamo viverlo, ma certamente il Vangelo, le indicazioni molto chiare che riceviamo da Papa Leone e l’esempio dei santi, ricordano come ci sia una via sicura attraverso cui noi possiamo trovarci al cospetto del bambino Gesù: stare con i poveri”. Lo sottolinea il vescovo di Ivrea, mons. Daniele Salera, nel messaggio di auguri alla diocesi in occasione delle festività natalizie.
“Non vi è, in questa proposta per vivere in modo autentico il Natale, nulla di più che il desiderio di fare come Gesù ha fatto, vivere come Gesù è vissuto, condividere come Gesù ha condiviso”, osserva il presule. “Come san Francesco – prosegue –, sarà un modo per immergersi nella vita di Dio volendo ‘osservare perfettamente e sempre il santo Vangelo’ (FF 466). Stare con i poveri è diverso dal fare una donazione, è scegliere di condividere un po’ della loro vita e del loro vissuto interiore, ascoltarli, portare un po’ dei loro pesi, laddove la povertà prende oggi anche le forme dell’isolamento, della solitudine, del giudizio e del pregiudizio, della sofferenza, della malattia o del dolore insopportabile”. “Così – conclude mons. Salera – ricordiamo anche i dolori insopportabili della famiglia di Renato, giovane di Lombardore, che ha perso la vita in un incidente in moto, e della famiglia della piccola Lucia deceduta sulla A5 mentre con la mamma tornava verso casa a Quincinetto. Non vogliamo lasciarvi soli, perché abbiamo capito che in queste storie di dolore e di sofferenza, di solitudine e di povertà c’è il Signore che in voi e con voi geme, e che non ci sono altre grotte in cui cercarlo se non quelle in cui voi vi trovate a vivere”.

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