“Ora che il Giubileo si avvia al suo compimento, il Natale è per noi tempo di gratitudine e di missione. Gratitudine per il dono ricevuto, missione per testimoniarlo al mondo”. Papa Leone XIV lo ha detto nell’omelia della messa della Notte di Natale, celebrata questa sera nella Basilica Vaticana. Il Pontefice ha ricordato che “esattamente un anno fa, Papa Francesco affermava che il Natale di Gesù ravviva in noi ‘il dono e l’impegno di portare speranza là dove è stata perduta’, perché ‘con Lui fiorisce la gioia, con Lui la vita cambia, con Lui la speranza non delude’”. “Con queste parole – ha evidenziato Leone XIV – iniziava l’Anno Santo”. “La contemplazione del Verbo fatto carne – ha affermato il Papa – suscita in tutta la Chiesa una parola nuova e vera: proclamiamo allora la gioia del Natale, che è festa della fede, della carità e della speranza”. “È festa della fede, perché Dio diventa uomo, nascendo dalla Vergine. È festa della carità, perché il dono del Figlio redentore si avvera nella dedizione fraterna. È festa della speranza, perché il bambino Gesù la accende in noi, facendoci messaggeri di pace”. “Con queste virtù nel cuore, senza temere la notte – ha concluso – possiamo andare incontro all’alba del giorno nuovo”.