Natale 2025: mons. Tomasi (Treviso), “l’amore che nasce per noi è la nostra speranza”

mons. Michele Tomasi, arcivescovo Treviso (foto: agenzia foto film treviso)

“L’amore nasce per noi a Natale: ecco la fonte della nostra speranza”. È il cuore del messaggio natalizio del vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, che invita a celebrare la festa “durante il Giubileo, pellegrini di speranza”, pur dentro un contesto mondiale segnato da “guerre, ostilità, lutti” e da una crescente “incapacità a costruire pace o anche solo di stabilire tregue stabili e durature”. Il vescovo osserva come anche nelle relazioni quotidiane emerga “la fatica ad essere una comunità almeno un po’ coesa” e la difficoltà a vivere “vitalità e freschezza” nella società e nella Chiesa. Uno sguardo preoccupato va all’Europa, “trafitta dalla guerra in Ucraina”, e alla Terra Santa, dove si vedono “macerie fisiche e soprattutto umane” e “una seminagione di odio” destinata a generare “frutti amari e dolenti”. Mons. Tomasi richiama le parole del patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa: “C’è ancora molto da fare. Ogni gesto di riconciliazione, ogni parola di verità, ogni atto di fede nel futuro è seme per la pace”. E invita a cercare “nelle pieghe delle nostre vite” segni di speranza, guardando a chi è fragile o escluso: prendersene cura permette di scoprire “una forza che ci dà coraggio e squarcia i cieli plumbei dell’indifferenza”.
Il Natale, afferma il vescovo, chiede di sostare davanti al Bambino nella mangiatoia, riconoscendo in Lui Dio solo se “staremo dalla parte dei pastori” e dei poveri, che “sono una ‘questione familiare’. Sono ‘dei nostri'”. Sono “dei nostri” i poveri di risorse, di casa, di lavoro, di salute, di diritti, “illuminati dal bimbo di Betlemme” e compagni nel cammino della vita. Con loro, aggiunge, “potremo gettare anche noi semi per la pace”. È qui che nascono “auguri di buon Natale autentici, sinceri e fecondi di speranza”: nei “presepi quotidiani” dove “germoglia l’amore che dà sostanza alla vita”. Mons. Tomasi richiama anche Papa Leone XIV, per il quale “l’amore cristiano supera ogni barriera… non ha limiti: è per l’impossibile”. “Questo amore nasce per noi a Natale. Ecco la fonte della speranza. Ecco il fondamento della gioia. Ecco il seme della giustizia e della vita”, conclude il vescovo.

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