Giornalismo: nata a Catania la Fondazione Giornalismo Mediterraneo, per una informazione libera e responsabile

(foto: Fondazione Giornalismo Mediterraneo)

Rafforzare una informazione libera e responsabile centrata sull’area del Mediterraneo, capace di tenere insieme persone, comunità e territori. E’ questo lo scopo della neonata Fondazione Giornalismo Mediterraneo, presentata il 16 dicembre a Catania, nei locali di Isola Catania. E’ il frutto di un percorso di anni dedito alla formazione, alla sperimentazione editoriale e alla costruzione di relazioni nello spazio mediterraneo. La Fondazione è stata costituita all’inizio di dicembre e ha sede a Catania. Giorgio Romeo, presidente della Fondazione Giornalismo Mediterraneo e direttore della testata Sicilian Post, ha inquadrato il contesto che rende oggi necessario un progetto di questo tipo: “La fiducia nei media è fragile e cresce il numero di persone che evitano le notizie perché non aiutano a orientarsi. In questo scenario l’informazione rischia di diventare rumore. La Fondazione nasce per provare a fare il contrario: costruire spazi di senso, in cui il racconto dei fatti torni a svolgere una funzione civile”. Il solco da cui prende forma la Fondazione è infatti quello del lavoro avviato dal Sicilian Post a partire dal 2018 con il workshop “Il giornalismo che verrà”, organizzato ogni anno insieme a enti pubblici e privati, università, istituzioni culturali e partner nazionali e internazionali. In otto anni il workshop ha assegnato oltre 200 borse di studio: circa il 65 per cento degli iscritti proveniva da fuori regione. Tre ex corsisti sono stati assunti presso testate partner. A questo cammino si è affiancata la 10 Points Unconference, che ha coinvolto executive, direttori e figure apicali del giornalismo internazionale provenienti da dieci Paesi diversi, dando vita a un confronto da cui è emerso un manifesto condiviso sul futuro del local journalism.
Tra i soci fondatori della Fondazione ci sono Laura Silvia Battaglia, reporter freelance specializzata in aree di conflitto e coordinatrice della scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano; Giuseppe Di Fazio, responsabile di Avvenire Catania e già caporedattore de La Sicilia; Annalisa Monfreda, fondatrice di Rame ed ex direttrice di Donna Moderna; Giorgio Romeo, direttore del Sicilian Post; Guido Tiberga, già caporedattore centrale de La Stampa; e Giovanni Zagni, direttore di Pagella Politica e Facta.

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