Natale: don Morocutti, “prima di essere credenti siamo chiamati a essere umani”

(Foto SIR)

“Prima di essere credenti siamo chiamati a essere umani”. È la riflessione di don Paolo Morocutti, docente di psicologia generale e di teologia alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’omelia pronunciata oggi durante la messa di Natale con il Sir a cui ha partecipato anche la Fisc. Il sacerdote ha richiamato le parole di Papa Leone XIV nell’udienza generale del 28 maggio scorso, nella catechesi sulla parabola del buon samaritano: “Prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità! Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani”. “Facciamo le teologie, facciamo i riti, facciamo il Natale, giustamente, iniziamo le nostre liturgie, ora tutta la Chiesa si muove. Però ci dimentichiamo una cosa: che tutto questo ha senso se prima siamo umani”, ha osservato don Morocutti, aggiungendo che “se vogliamo fare i credenti senza essere umani, allora si diventa religiosi”. Il sacerdote ha sottolineato che “il presepe più bello, la mangiatoia più bella dove il Signore vuole nascere e che possiamo preparare sono proprio le nostre miserie, sono le nostre fragilità, quelle cose dove noi non capiamo come funziona, dove ci domandiamo il senso di tante cose”. Rivolgendosi ai giornalisti presenti, don Morocutti ha concluso: “Quando voi pregate e scrivete un articolo, non è uguale a scrivere un articolo quando non si prega. Questo è ciò che vi deve caratterizzare, perché quando voi pregate c’è Qualcuno che ci mette quel di più che fa in modo che quell’informazione possa arrivare nel modo giusto”.

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