Ieri, al termine della messa che ha presieduto nella cattedrale di San Ciriaco, l’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons. Angelo Spina, ha benedetto nella cripta delle Lacrime la tomba del card. Edoardo Menichelli. Erano presenti i familiari del porporato defunto, il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e i fedeli.
Mons. Spina – si legge in un comunicato dell’arcidiocesi – ha provveduto a far realizzare il sepolcro per il cardinale in maniera semplice ed essenziale, come da lui richiesto. L’idea dell’arcivescovo ha tenuto conto sia dell’aspetto strutturale sia del significato teologico. Alla base è presente una fascia di marmo rosso di Verona, a indicare il colore rosso cardinalizio. La struttura che accoglie la bara ha forma di parallelepipedo, larga 1,80 metri e lunga 2,30 metri, ed è realizzata in pietra bianca bocciardata sui quattro lati. Per la copertura è stata collocata una lastra di marmo, sulla quale è stata montata una striscia di marmo rosso di Verona, a indicare che Dio è amore. La lastra superiore levigata è posta in posizione inclinata, come se si sollevasse, a indicare che si è chiamati alla risurrezione. Sulla lapide superiore è incisa la scritta “Edoardo Menichelli”, con la lettera alfa posta davanti alla data di nascita 14-10-1939 e la lettera omega davanti alla data di morte 20-10-2025. Seguono la scritta “Cardinale arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo” e, in basso, lo stemma del cardinale.