Un’intera centrale termoelettrica è stata trasferita dalla Lituania all’Ucraina, per ripristinare la capacità energetica critica e rafforzare la rete nazionale ucraina dopo i continui attacchi russi alle sue infrastrutture. L’operazione porta la firma della Commissione europea, che, con soddisfazione, ne dà notizia oggi. Potrà fornire energia a circa un milione di ucraini. La Commissaria per la gestione delle crisi Hadja Lahbib, ha ringraziato Lituania, Polonia, Romania e tutti i partner “che hanno garantito il successo di questa colossale operazione”. “La consegna di questa centrale elettrica”, ha sottolineato Lahbib, “è un esempio concreto di solidarietà europea in azione e rappresenta la nostra operazione logistica più impegnativa fino ad oggi, è una dimostrazione lampante dell’impegno incrollabile dell’Ue a favore della resilienza dell’Ucraina, contribuendo a garantire luce e calore a un milione di persone che stanno affrontando il quarto inverno di guerra di aggressione russa”. Bruxelles oggi ha anche reso nota l’erogazione di 2,3 miliardi di euro per sostenere le finanze e la pubblica amministrazione dell’Ucraina. È la sesta tranche dello “Strumento per l’Ucraina”, per sostenere la ripresa, le riforme e il percorso verso l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Il pagamento, spiega l’Esecutivo europeo, è stato autorizzato alla luce dell’“efficace attuazione di riforme in settori strategicamente importanti”, riforme che dimostrano come lo Strumento per l’Ucraina stia direttamente stimolando i progressi sul campo, anche in condizioni di guerra.