Chirurgia neonatale: Ospedali Bambino Gesù e San Pietro Fatebenefratelli, operato in utero per una cisti “gigante” al polmone. Il piccolo ora sta bene

Una cisti polmonare grande come quasi tutto il torace metteva a rischio la vita di un piccolo bambino già prima della nascita. Grazie a un delicato intervento in utero, eseguito dall’équipe di Chirurgia fetale dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, il feto è stato salvato. Subito dopo la nascita, il neonato è stato sottoposto a una lobectomia toracoscopica dal team di Chirurgia neonatale per rimuovere la parte di polmone malato. Oggi il piccolo sta bene ed è tornato a casa con la sua famiglia. Durante la gravidanza, viene spiegato in un comunicato, la diagnosi prenatale aveva rivelato una voluminosa cisti polmonare congenita di circa 9x6x5 centimetri (più grande di un’arancia), un volume tale da occupare quasi interamente la cavità toracica destra del feto e comprimere cuore e polmone di sinistra, con la conseguenza di un grave scompenso cardiaco fetale (idrope). Per risolvere la situazione ad alto rischio per la sopravvivenza del feto, alla 24ª settimana di gravidanza, quando il piccolo era ancora nella pancia della mamma, i chirurghi fetali hanno eseguito il posizionamento di uno shunt pleuro-amniotico, un sottile drenaggio che mette in comunicazione il torace del feto con il liquido amniotico consentendo di ristabilire la normale funzione cardiaca. La procedura è stata realizzata presso l’ospedale San Pietro Fatebenefratelli, centro ostetrico di II livello, da un’équipe congiunta composta dagli specialisti ostetrici del San Pietro e dai chirurghi fetali del Bambino Gesù guidati dalla dott.ssa Isabella Fabietti, con il coordinamento del dott. Leonardo Caforio, responsabile di Ostetricia, Ginecologia e Diagnosi prenatale dell’Ospedale Pediatrico romano.
All’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ogni anno vengono gestiti circa 20/25 casi di malformazioni polmonari congenite, per la maggior parte sin dalla diagnosi prenatale. Di questi, circa il 10% richiede un intervento in epoca fetale. Complessivamente, negli ultimi 4 anni, gli specialisti del Bambino Gesù hanno eseguito 180 interventi fetali: il 50% con l’ausilio di strumentazione laser per il trattamento della Trasfusione feto fetale (Ttts), una patologia che colpisce i gemelli che hanno in comune la placenta; la rimanente percentuale riguarda principalmente gli interventi fetali per l’ernia diaframmatica e, a seguire, per la cura di altre anomalie o patologie diagnosticate durante la gravidanza che mettono a rischio la vita del nascituro.

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