Stati generali natalità: Mattarella, “retribuzioni adeguate e sviluppo servizi sociali consentono di orientare le proprie scelte verso la gioia di avere figli”

(Foto Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Sulla transizione demografica “il ruolo delle pubbliche istituzioni non è affatto indifferente, così come lo è la vitalità del tessuto economico. Condizioni adeguate di retribuzione e sviluppo dei servizi sociali consentono orizzonti di vita nei quali è possibile orientare le proprie scelte verso la gioia di avere figli e non verso la rinuncia ad averne”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo questa mattina alla V edizione degli Stati generali della natalità presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma.
“In una società centrata sulla velocità, sul tempo reale, i giovani – e non per loro responsabilità – vengono messi in condizione di rischiare di essere in costante ritardo. Ma non è loro responsabilità”, ha ammonito il Capo dello Stato, parlando del “ritardo nel trovare una occupazione stabile”, “nel rendersi autonomi dalla famiglia di origine”, “nell’avere accesso a una propria abitazione”, “nel mettere su famiglia” e “anche nell’avere figli”. “Parliamo delle difficoltà della precarietà e dei bassi redditi, dell’ardua impresa di accesso a una abitazione nelle aree urbane, dalle carenze dei servizi che rendono difficile conciliare i tempi del lavoro con quelli della vita familiare e con la cura di familiari in età avanzata”, ha proseguito.

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