“La generatività ha valore umano e ha valore sociale”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo questa mattina alla V edizione degli Stati generali della natalità presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma.
“È la società nel suo insieme che deve comporre un ambiente favorevole e assicurare piena libertà di poter avere dei figli”, ha ammonito il Capo dello Stato: “È il senso di una coscienza collettiva, capace di sviluppare reti di solidarietà. È un dibattito che appartiene interamente al discorso pubblico. È un dovere che ci viene indicato dall’art. 31 della Costituzione”. Mattarella ha sottolineato che “vale la pena rileggerlo”: “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. “Sono ben note le difficoltà della struttura produttiva italiana per quel che riguarda la carenza di manodopera specializzata e non è certo questione che si risolve con misure dell’oggi”, ha proseguito il presidente, secondo cui “è utile osservare che affrontare i temi della natalità nel nostro Paese non è in contrapposizione con l’integrazione dei migranti”. “L’integrazione dei migranti e delle loro famiglie, che con il loro lavoro contribuiscono, spesso, è un lavoro di cura, contribuiscono al benessere della nostra comunità”, ha commentato Mattarella, secondo cui “si tratta da parte loro di un contributo prezioso”. “Occorre aiutare la vita a sbocciare e porre le persone al centro degli interessi della comunità”, il monito del Capo dello Stato che, rivolgendosi ai presenti, ha evidenziato che “per questo la vostra riflessione è importante: non siamo condannati al declino. Il nostro domani è nelle nostre mani”. “Il nostro futuro, quello delle nostre famiglie, della nostra società, è parte del nostro presente, perché il suo concretizzarsi è frutto delle scelte che compiamo oggi e una società consapevole che sa accogliere la vita, sa accogliere le persone, è fin d’ora una società più forte”, ha concluso Mattarella.