Pnrr: Meloni, “approvazione della revisione da parte del Consiglio Ue conferma il nostro lavoro solido”

“L’approvazione definitiva da parte del Consiglio Ue della revisione del Pnrr italiano conferma ancora una volta il lavoro solido e credibile del Governo nell’attuazione del Piano. La revisione mantiene invariata la dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, sottolineando l’impegno a proseguire con concretezza le riforme e gli investimenti strategici. Questo risultato rafforza la posizione dell’Italia in Europa e dimostra come l’Italia sappia tradurre le ambizioni in risultati concreti, garantendo il pieno utilizzo delle risorse europee a beneficio dei cittadini e dell’economia”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, dopo l’approvazione definitiva della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, predisposta in linea con gli indirizzi della Commissione contenuti nella Comunicazione del 4 giugno 2025 “NextGenEU: the road to 2026”, che invita gli Stati membri ad aggiornare i propri Piani in vista della scadenza del 31 agosto 2026 per il conseguimento di tutti gli obiettivi e traguardi previsti.
“Nei prossimi giorni – ha proseguito la premier – ci aspettiamo dalla Commissione europea il via libera al pagamento dell’ottava rata, pari a 12,8 miliardi di euro, che porterà a oltre 153 miliardi le risorse complessivamente ricevute dall’Italia. Contiamo, inoltre, di presentare entro fine anno la richiesta di pagamento della nona e penultima rata del Piano”.
“La revisione ci consegna un Pnrr più coerente con le esigenze della nazione e focalizzato sulla competitività del sistema-Italia, rafforzando l’efficacia operativa degli interventi e il loro allineamento con gli obiettivi europei”, ha aggiunto il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, sottolineando che con “il primato dell’Italia nell’attuazione del Piano, è stato avviato un processo di rinnovamento e semplificazione amministrativa con ricadute strutturali sulle politiche pubbliche e sugli investimenti per la crescita della nazione, a partire dal Mezzogiorno”.

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