Chiese di Toscana: in Avvento campagna “Una carezza per la Terra Santa”. Card. Lojudice, “a favore di tante famiglie, anziani e bambini che vivono in quei luoghi”

Il Commissariato di Terra Santa dei Frati minori della Toscana e il settimanale “Toscana Oggi” lanciano, per questo Natale, la campagna “Una carezza per la Terra Santa”. Obiettivo, offrire sostegno ai cristiani che continuano a vivere in quella zona così martoriata.
L’iniziativa segue il viaggio che i vescovi toscani hanno compiuto in queste terre lo scorso luglio. Spiega il card. Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana: “Il legame della Chiesa toscana con la Terra Santa non si è mai interrotto e anzi dopo il nostro pellegrinaggio in quei luoghi ha assunto un significato ancora più profondo per ribadire che siamo sempre, e ancora, accanto ai chi soffre gli effetti della guerra in qualsiasi schieramento. L’umanità è una sola e come ci diceva Papa Francesco ‘siamo tutti sulla stessa barca’”. “Insieme ai confratelli vescovi della Toscana – prosegue il porporato – per l’Avvento abbiamo voluto dare un ulteriore segno di vicinanza alla Terra Santa e in particolare alle comunità cristiane sempre più difficoltà con una campagna speciale del settimanale ‘Toscana Oggi’ che ha l’obiettivo di raccogliere fondi che andranno a favore di tante famiglie, anziani e bambini che in quei luoghi stanno vivendo da anni una situazione grave e di disagio estremo. Questa iniziativa vuole essere un segno giubilare per portare speranza in una terra da troppo tempo dilaniata da lutti e morte. Il nostro auspicio è quello di continuare a essere strumenti di pace e di dialogo anche attraverso il nostro giornale ‘Toscana Oggi’”.
Fra Matteo Brena, commissario di Terra Santa per la Toscana, sottolinea che “abbiamo sentito l’esigenza di promuovere questa campagna con ‘Toscana Oggi’, chiamata ‘Una carezza per la Terra Santa’, per prenderci cura di quella terra che per noi ha un grande significato e che in questo momento è in uno stato di grande sofferenza. Non abbiamo una situazione di guerra attiva, anche se le bombe non smettono di cadere e l’oppressione continua. C’è comunque uno stato di emergenza: per questo siamo chiamati a prenderci cura della Terra Santa con il valore grande dell’unità, della rete, del muoversi come Chiese toscane insieme al Commissariato, cercando di dare un appoggio e una risposta a questo dramma, facendolo insieme”.

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