“Questa settimana entrerà nella storia in particolare come la settimana di attacchi massicci delle forze russe contro l’infrastruttura energetica dell’Ucraina. In quasi tutte le regioni dell’Ucraina sono state introdotte interruzioni d’emergenza dell’elettricità”. È quanto denuncia l’arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, nel messaggio registrato per la 192ª settimana della guerra su vasta scala in Ucraina diffuso questa mattina anche in lingua italiana. “Vogliamo ringraziare i nostri tecnici elettrici che lavorano senza sosta, giorno e notte, per garantire luce e riscaldamento nelle nostre città e i nostri paesi”, dice Shevchuk. “Immaginate come in una grande città in piena stagione invernale, senza luce, riscaldamento e acqua, i palazzi multipiani si trasformino in una fredda trappola mortale, dove, specialmente in questo periodo dell’anno, è praticamente impossibile vivere”. La Chiesa è rimasta su tutto il territorio per aiutare e sostenere la popolazione locale. “I centri di resilienza continuano ad operare”, conferma l’arcivescovo. “Nelle nostre parrocchie e nei nostri monasteri stiamo facendo quanto in nostro potere per scaldare gli ucraini e fornire ogni aiuto necessario in queste circostanze straordinarie”.
Il messaggio parla di una settimana difficile durante la quale “non si sono placati gli intensi combattimenti sulle linee del fronte della nostra Patria. I luoghi interessati dalle ostilità sono stati le regioni di Donetsk e Zaporizhzhia”, fa il punto Shevchuk. “I nostri difensori compiono gesta soprannaturali non solo per fermare le forze nemiche, che sono superiori per numero di uomini e armamenti, ma anche per respingerle, contrattaccando e liberando le nostre città e i nostri paesi”. L’arcivescovo maggiore degli ucraini greco-cattolici rivolge un particolare ringraziamento a Papa Leone XIV “per aver elevato la voce in difesa della popolazione dell’Ucraina, per aver nuovamente dichiarato che tali crimini sono una violazione del diritto internazionale. Sua Santità ha esortato a porre fine immediatamente al terrorismo contro la popolazione civile ucraina”. Shevchuk ricorda in particolare l’attacco massiccio che la notte del 17 ottobre che ha “quasi” distrutto l’infrastruttura della città di Kryvyj Rih. “Ma vogliamo che tutto il mondo senta che: nessun attacco, nessun bombardamento, nessun crimine perpetrato dall’esercito russo potranno mai spezzare la forza e la volontà dell’Ucraina: la volontà di vivere e la forza di lottare per la nostra libertà. Vogliamo ancora una volta dichiarare a tutto il mondo: l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte, l’Ucraina prega!”, conclude l’arcivescovo. Shevchuk si trova in questi giorni in visita in Norvegia insieme al Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose.