Ripensare il Decreto conciliare Nostra Aetate, a 60 anni dalla promulgazione, “alla luce degli sviluppi teologici, di decennali incontri interreligiosi e dei mutati scenari mondiali”. È quanto si propone il convegno internazionale “Towards the Future. Re-Thinking Nostra Aetate today” (“Rivolti al futuro. Ripensare Nostra Aetate oggi”), organizzato dal Centro studi interreligiosi e dal Centro Cardinal Bea della Pontificia Università Gregoriana, con il sostegno del Dicastero per il dialogo interreligioso e della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo. Il convegno si svolgerà alla Gregoriana dal 27 al 29 ottobre. Alla sessione di apertura, alle ore 10, interverranno il rettore della Gregoriana, padre Mark Lewis; il card. George Jacob Koovakad, del Dicastero per il dialogo interreligioso; il card. Kurt Koch, del Dicastero per l’unità dei cristiani, e il prof. Elias El Halabi, moderator of the Interreligious Dialogue Reference Group of the World Council of Churches. “L’introduzione del dialogo interreligioso come parte integrante della missione universale della Chiesa è stato un cambiamento epocale”, osserva Ambrogio Bongiovanni, direttore del Centro studi interreligiosi della Gregoriana: “Un cambiamento non privo di ostacoli, eppure gradualmente alcuni sono stati superati. In particolare le relazioni con il mondo islamico hanno dato frutti visibili, anche in aree di conflitto e nonostante le tensioni causate dalle varie forme di fondamentalismo”. Dal punto di vista delle relazioni ebraico-cristiane, “questo convegno cade in un momento storico che ha conosciuto e conosce difficoltà anche di non lieve conto”, aggiunge Massimo Gargiulo, direttore del Centro Cardinal Bea per gli studi giudaici: “Gli spiragli che sembrano finalmente aprirsi sono in linea con il carattere di non mera celebrazione che abbiamo voluto dare al convegno. Riconosciuti i passi avanti fatti nell’arco di sessant’anni, così come le battute d’arresto, gli interventi prenderanno in considerazione sfide presenti e future di un mondo in continua evoluzione”.