“È importante che ci sentiamo missionari nella vita. Siamo chiamati a esserlo: è un dono che abbiamo ricevuto e che siamo chiamati a vivere, anche a costo della persecuzione”. Lo ha detto il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Giuseppe Alberti, nella parrocchia di San Gaetano Catanoso a Gioia Tauro nel corso della veglia in occasione della Giornata missionaria mondiale promossa, nella diocesi calabrese, dal Centro missionario guidato da don Paolo Martino. Il presule, soffermandosi sulla speranza cristiana ha detto che la “speranza non si compra al supermercato. Va alimentata con la preghiera, con l’ascolto della Parola. L’incontro autentico con Gesù brucia dentro, cambia la vita”. Le “prime genti da evangelizzare – ha affermato il presule – sono i nostri fratelli e sorelle, i vicini con cui non parliamo più, le persone a cui abbiamo chiuso le porte. Sono loro i primi a cui dobbiamo portare una luce di speranza”. Al termine della veglia missionaria ad ognuno dei partecipanti è stato donato un sacchettino con semi di grano, “immagine del sacrificio di Cristo, ma anche di ogni cristiano che si dona per amore”, sottolinea il Centro missionario diocesano.